Londra

British Museum

Guida al British Museum di Londra, uno dei più grandi musei al mondo. Quali opere vedere assolutamente, come arrivare e orari di apertura.

Il British Museum rappresenta uno dei musei più straordinari e influenti al mondo, un’istituzione che custodisce oltre 8 milioni di oggetti che raccontano la storia dell’umanità attraverso l’arte, la cultura e la scienza. Fondato nel 1753 grazie alla collezione privata di Sir Hans Sloane, è stato il primo museo nazionale pubblico al mondo, aprendo le sue porte ai visitatori nel 1759 nella storica Montagu House a Bloomsbury, lo stesso quartiere dove ancora oggi si trova.

Ciò che rende il British Museum davvero unico è la sua missione universale: documentare la storia e la cultura di tutta l’umanità, dalle origini ai giorni nostri. Le sue gallerie ospitano tesori inestimabili provenienti da tutti i continenti, permettendo ai visitatori di intraprendere un viaggio attraverso due milioni di anni di storia umana in un solo edificio.

Dalla maestosa Great Court con la sua spettacolare cupola in vetro e acciaio, ai controversi Marmi del Partenone, dalla misteriosa Pietra di Rosetta che ha permesso di decifrare i geroglifici egizi, alle inquietanti mummie che affascinano grandi e piccini, il British Museum offre un’esperienza culturale senza pari. E il fatto che l’ingresso alle collezioni permanenti sia completamente gratuito rende questo tesoro accessibile a tutti.

Cosa vedere al British Museum

Con le sue 60 gallerie che ospitano migliaia di reperti, il British Museum può risultare travolgente per i visitatori. Ecco una selezione dei tesori imperdibili che dovreste assolutamente includere nel vostro itinerario.

La Pietra di Rosetta

La Pietra di Rosetta rappresenta uno dei reperti più celebri e significativi del museo. Scoperta nel 1799 dalle truppe napoleoniche in Egitto e acquisita dal British Museum nel 1802, questa lastra di granodiorite nera risalente al 196 a.C. è stata la chiave per decifrare i geroglifici egizi.

L’importanza di questo reperto risiede nel fatto che contiene lo stesso testo in tre differenti scritture: geroglifici egizi, scrittura demotica e greco antico. Fu grazie a questo “codice” che lo studioso francese Jean-François Champollion riuscì finalmente a decifrare la scrittura egizia nel 1822, aprendo le porte alla comprensione di un’intera civiltà.

La Pietra di Rosetta si trova nella Galleria 4 (Egyptian Sculpture Gallery) ed è sempre circondata da visitatori desiderosi di ammirare questo autentico tesoro della conoscenza umana. Per fotografarla al meglio, cercate di visitare questa galleria nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, quando l’affluenza è minore. Un dettaglio interessante è osservare i segni lasciati dagli studiosi che ne fecero calchi in gesso, ancora visibili sulla superficie della pietra.

I marmi del Partenone

I Marmi del Partenone, spesso chiamati anche “Marmi di Elgin” dal nome di Lord Elgin che li rimosse dall’Acropoli di Atene tra il 1801 e il 1812, costituiscono la più importante collezione di sculture dell’antica Grecia al di fuori della Grecia stessa.

Questo straordinario complesso scultoreo comprende circa la metà delle sculture che originariamente decoravano il Partenone, il tempio dedicato ad Atena sull’Acropoli di Atene, costruito tra il 447 e il 432 a.C. sotto la direzione di Fidia, il più grande scultore dell’antica Grecia.

La collezione include:

Queste sculture, esposte nelle Gallerie 18-19, vi permetteranno di ammirare da vicino la perfezione tecnica e la bellezza ideale raggiunte dall’arte greca del V secolo a.C. L’illuminazione della sala è stata appositamente progettata per valorizzare i dettagli del marmo e ricreare, per quanto possibile, l’effetto della luce naturale sull’Acropoli.

È interessante notare che questi marmi sono al centro di una delle più accese controversie nel mondo dei beni culturali, con la Grecia che ne richiede la restituzione dal 1832. Prendete il tempo per osservare attentamente i muscoli tesi dei cavalli, le pieghe dei drappeggi che sembrano stoffa vera e l’espressione serena dei volti, caratteristiche che hanno influenzato l’arte occidentale per secoli.

Le mummie egizie

La collezione di mummie egizie del British Museum è una delle più complete al mondo e certamente una delle attrazioni più popolari, soprattutto tra i visitatori più giovani. Situata nelle Gallerie 62-63, offre un affascinante sguardo sulle pratiche funerarie dell’antico Egitto e sui loro complessi rituali per l’aldilà.

Le gallerie presentano non solo le mummie stesse, ma anche i loro elaborati sarcofagi, amuleti, oggetti funerari e una ricca documentazione sul processo di mummificazione. Particolarmente notevole è la mummia di Katebet, una sacerdotessa di Amon vissuta intorno al 1300 a.C., il cui sarcofago riccamente decorato mostra scene del viaggio nell’aldilà.

Grazie alle moderne tecnologie di scansione, il museo è in grado di mostrarvi l’interno di alcune mummie senza disturbare i resti, rivelando dettagli sorprendenti come gioielli nascosti, amuleti protettivi e persino informazioni sulla salute e le condizioni di vita degli antichi egizi.

Un consiglio fotografico: le luci in questa sezione sono mantenute basse per preservare i reperti, quindi preparate la vostra fotocamera per condizioni di scarsa illuminazione, e ricordate che non è permesso usare il flash.

Una curiosità poco nota: alcune delle mummie esposte conservano ancora capelli, unghie e persino la pelle, testimonianza dell’incredibile efficacia delle tecniche di mummificazione egizie.

La Grande Corte

La Grande Corte (Great Court) è il cuore architettonico del British Museum e rappresenta uno spazio pubblico coperto tra i più grandi d’Europa. Completata nel 2000 su progetto dell’architetto Norman Foster, è dominata da uno spettacolare tetto in vetro e acciaio che copre l’intero cortile interno del museo, creando uno spazio luminoso e arioso di 6.100 metri quadrati.

Al centro della corte si trova la storica Sala di Lettura dalla caratteristica forma circolare, dove studiarono personaggi illustri come Karl Marx, Virginia Woolf e Mahatma Gandhi quando ospitava la biblioteca del British Museum, prima che le collezioni librarie venissero trasferite alla British Library.

La Grande Corte non è solo un esempio straordinario di architettura contemporanea che dialoga con un edificio storico, ma anche un punto di orientamento fondamentale per i visitatori, un luogo dove riposarsi e riflettere tra una visita e l’altra alle gallerie, e dove trovare servizi essenziali come caffetterie, negozi e punti informativi.

Il momento migliore per fotografare questo spazio è durante le giornate soleggiate, quando la luce naturale crea affascinanti giochi di ombre attraverso la struttura geometrica del tetto, o al tramonto, quando assume tonalità dorate particolarmente suggestive. Provate a salire ai piani superiori per catturare visuali panoramiche della corte.

La galleria dell’Antico Egitto

Le Gallerie Egizie (Gallerie 61-66) ospitano una delle più grandi collezioni di antichità egizie al mondo, seconda solo al Museo Egizio del Cairo. Qui potrete ammirare statue colossali, sarcofagi finemente decorati, gioielli preziosi e oggetti della vita quotidiana che coprono oltre 3.000 anni di storia egizia, dal periodo predinastico all’epoca romana.

Tra i pezzi più straordinari troviamo:

Particolarmente affascinante è la collezione di oggetti della vita quotidiana che offre uno spaccato sulla vita degli antichi egizi, dagli strumenti di lavoro ai giocattoli dei bambini, dai cosmetici agli strumenti musicali.

Un dettaglio interessante: prestate attenzione ai colori ancora visibili su alcuni reperti, che ci ricordano che l’arte egizia era originariamente vivacemente colorata, contrariamente all’immagine monocromatica che spesso ne abbiamo.

Per apprezzare al meglio questa sezione, pianificate di dedicarle almeno un’ora e, se possibile, visitate prima le gallerie della scultura egizia (4-6) per comprendere meglio lo sviluppo cronologico dell’arte egizia.

La galleria Assira

La Galleria Assira (Gallerie 6-10) offre un’immersione straordinaria nell’arte e nella cultura dell’antico impero assiro, con particolare attenzione ai sontuosi palazzi reali di Nimrud, Khorsabad e Ninive nell’attuale Iraq.

Il pezzo forte di questa collezione sono i maestosi rilievi parietali in alabastro provenienti dal Palazzo Nord di Ninive, commissionati dal re Assurbanipal (668-631 a.C.). Questi pannelli, che originariamente decoravano le pareti dei palazzi reali, mostrano scene di caccia al leone di incredibile realismo e dinamismo, con dettagli anatomici sorprendentemente accurati sia degli animali che delle figure umane.

Altrettanto impressionanti sono i Lamassu, imponenti statue con corpo di toro o leone, ali d’aquila e testa umana, che fungevano da guardiani protettivi agli ingressi dei palazzi assiri. Alti fino a 4,5 metri, questi esseri mitologici combinano la forza del toro, la regalità del leone, la vista acuta dell’aquila e l’intelligenza dell’uomo.

Un dettaglio curioso è che queste statue sono scolpite in modo da apparire corrette da qualsiasi angolazione: frontalmente mostrano due gambe, mentre lateralmente ne appaiono quattro, creando l’illusione del movimento mentre il visitatore si sposta.

La collezione assira del British Museum è particolarmente preziosa oggi, poiché molti dei siti originari sono stati danneggiati o distrutti durante i recenti conflitti in Iraq e Siria, rendendo questi reperti testimonianze insostituibili di civiltà antiche.

L’orologio di Cassiobury

Meno conosciuto rispetto ad altri reperti ma assolutamente affascinante, l’Orologio di Cassiobury (Galleria 39) è uno degli orologi meccanici più antichi e straordinari al mondo. Costruito intorno al 1630 dall’orologiaio inglese William Clement, questo orologio astronomico è un esempio eccezionale di ingegneria e arte barocca.

Alto circa due metri e finemente decorato con intarsi, colonne tortili e figure allegoriche, l’orologio non si limita a segnare l’ora: indica anche le fasi lunari, i mesi dell’anno, i segni zodiacali e le stagioni. Il suo meccanismo, straordinariamente complesso per l’epoca, è ancora funzionante.

Ciò che rende questo orologio particolarmente interessante è la combinazione di precisione scientifica e ricchezza decorativa tipica dell’era barocca, quando gli orologi di questo tipo erano non solo strumenti di misurazione del tempo ma anche simboli di prestigio e conoscenza scientifica.

Un consiglio: se siete fortunati, potrete assistere alla dimostrazione del funzionamento dell’orologio che occasionalmente viene effettuata dal personale del museo.

La collezione di Lewis

Gli Scacchi di Lewis (Galleria 40) rappresentano uno dei tesori medievali più affascinanti e misteriosi del museo. Scoperti nel 1831 sull’isola di Lewis nelle Ebridi Esterne in Scozia, questi pezzi degli scacchi in avorio di tricheco risalgono al XII secolo e sono probabilmente di origine norvegese.

La collezione comprende 93 pezzi, dei quali 82 sono scacchi, mentre gli altri sono pedine per altri giochi da tavolo. I pezzi degli scacchi hanno un carattere estremamente espressivo: re seduti maestosamente sui loro troni, regine che sembrano disperate (portano una mano alla guancia in segno di preoccupazione), vescovi con mitrie e pastorali, cavalieri a cavallo, torri a forma di berserkir (guerrieri vichinghi) e pedoni a forma di stele.

Questi pezzi non sono solo oggetti da gioco, ma offrono uno spaccato della società medievale nordica, dei suoi valori e della sua estetica. La loro espressività li ha resi così iconici che sono apparsi in numerosi film e opere creative contemporanee, inclusa la saga di Harry Potter.

Un dettaglio curioso: alcune delle regine mostrano segni di denti, suggerendo che potrebbe essere stato un bambino a nasconderli sull’isola, forse mordendoli come farebbe con un giocattolo.

Storia del British Museum

La storia del British Museum inizia con un eccentrico medico, naturalista e collezionista: Sir Hans Sloane (1660-1753). Durante la sua vita, Sloane accumulò una straordinaria collezione di oltre 71.000 oggetti, che spaziavano da esemplari naturali a libri, manoscritti, antichità e curiosità etnografiche. Nel suo testamento, offrì questa collezione alla nazione britannica in cambio di 20.000 sterline da destinare ai suoi eredi, una somma considerevole ma molto inferiore al valore reale della collezione.

Il 7 giugno 1753, il Parlamento britannico approvò l’Act of Parliament che istituiva ufficialmente il British Museum, il primo museo nazionale pubblico al mondo, finanziato non dalla corona ma dallo stato. Per ospitare la collezione, fu acquistata Montagu House, una sontuosa dimora aristocratica a Bloomsbury, e il museo aprì ufficialmente le sue porte al pubblico il 15 gennaio 1759.

Sin dall’inizio, il museo adottò un principio rivoluzionario per l’epoca: l’accesso gratuito per “tutte le persone desiderose di vedere e osservare”, indipendentemente dalla loro classe sociale o provenienza. Tuttavia, nei primi anni, le visite erano limitate e richiedevano un’applicazione scritta.

Durante il XIX secolo, il museo visse un periodo di straordinaria espansione, alimentato dall’imperialismo britannico e dalle grandi spedizioni archeologiche. Fu in questo periodo che entrarono nella collezione alcuni dei reperti più celebri, come la Pietra di Rosetta (1802), i Marmi del Partenone (1816) e i grandi monumenti assiri (1840-1860).

La crescita delle collezioni rese presto Montagu House inadeguata, e tra il 1823 e il 1857 fu costruito l’attuale edificio neoclassico, progettato dall’architetto Sir Robert Smirke. La caratteristica facciata con il portico ionico e le quarantaquattro colonne è diventata una delle immagini iconiche di Londra.

Un momento cruciale nella storia del museo fu la costruzione della Sala di Lettura circolare, completata nel 1857, che divenne uno dei centri intellettuali più importanti d’Europa, frequentata da figure del calibro di Karl Marx, Lenin, Virginia Woolf e Arthur Conan Doyle.

Nel XX secolo, il museo affrontò nuove sfide, tra cui i danni subiti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Molte collezioni furono temporaneamente trasferite in luogo sicuro, inclusa la Pietra di Rosetta, che fu nascosta nella stazione della metropolitana di Holborn.

Un capitolo importante si è aperto nel 1972, quando le collezioni librarie del British Museum sono state separate per creare la British Library, che dal 1997 ha una propria sede. Questo ha permesso la trasformazione della storica Sala di Lettura e del cortile circostante nella spettacolare Great Court, completata nel 2000 in occasione del nuovo millennio.

Oggi, il British Museum continua a evolversi, affrontando questioni contemporanee come il dibattito sulla restituzione di oggetti controversi ai paesi d’origine e adattandosi alle nuove tecnologie per rendere le sue straordinarie collezioni accessibili a un pubblico globale.

Il 7 giugno 2023, il museo ha celebrato il suo 270° anniversario, confermandosi come una delle istituzioni culturali più longeve e influenti al mondo, con una missione che rimane fedele alla visione originaria di Sir Hans Sloane: rendere il sapere accessibile a tutti.

Biglietti di ingresso

L’ingresso alle collezioni permanenti è completamente gratuito per tutti i visitatori. Questa politica, in linea con la tradizione dei musei nazionali britannici, riflette la missione fondamentale del museo di rendere la cultura e il patrimonio dell’umanità accessibili al maggior numero possibile di persone.

Nonostante l’ingresso gratuito, è consigliabile prenotare online un biglietto a tempo sul sito ufficiale del British Museum, soprattutto durante l’alta stagione turistica (estate e periodi festivi) o nei fine settimana. La prenotazione, pur non essendo obbligatoria, vi permetterà di evitare le code e garantirà il vostro ingresso anche nelle giornate di maggiore affluenza, quando il museo può raggiungere la capacità massima.

Mostre temporanee

Le mostre temporanee speciali, a differenza della collezione permanente, sono generalmente a pagamento. Anche per le mostre temporanee è vivamente consigliata la prenotazione anticipata, poiché tendono a esaurire i posti disponibili, specialmente per gli orari più richiesti come i fine settimana.

Visite guidate e tour speciali

Il British Museum offre una varietà di visite guidate a pagamento che permettono di approfondire specifiche collezioni o temi. Queste visite sono condotte da esperti del museo e rappresentano un’eccellente opportunità per arricchire la vostra esperienza.

Sono disponibili anche audioguide disponibili in 10 lingue diverse. L’audioguida offre diversi percorsi tematici e può essere una valida alternativa alle visite guidate per chi preferisce esplorare il museo ai propri ritmi.

Orari di apertura e tempi di visita

Il British Museum segue orari di apertura stabili durante l’anno, con alcune variazioni durante i periodi festivi:

Il museo è chiuso il 1° gennaio, il 24, 25 e 26 dicembre. In occasione di festività particolari o eventi speciali, gli orari possono subire variazioni, quindi è sempre consigliabile verificare sul sito ufficiale prima della vostra visita.

L’apertura serale del venerdì rappresenta un’ottima opportunità per visitare il museo con minore affluenza di pubblico. Durante queste serate, spesso sono organizzati eventi speciali, performance musicali o talk tematici che arricchiscono l’esperienza di visita.

Tempi di visita consigliati

Data l’immensa estensione e ricchezza delle collezioni, è praticamente impossibile vedere tutto il British Museum in una sola visita. Per un’esperienza di visita soddisfacente, dovreste prevedere almeno 3-4 ore, che vi permetteranno di ammirare i capolavori principali e di esplorare le gallerie che più vi interessano.

Se siete appassionati di un’area culturale specifica o desiderate approfondire le collezioni, considerate di pianificare più visite, magari concentrandovi su sezioni diverse ogni volta. M

Quando visitare il British Museum

Per godere di un’esperienza più rilassata con meno affollamento, i momenti migliori per visitare il museo sono i giorni feriali (da lunedì a giovedì), specialmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio e il venerdì sera durante l’apertura prolungata (dopo le 18:00).

Se dovete visitare il museo in un periodo di alta affluenza, concentratevi sulle gallerie del piano superiore o sulle ali laterali, che tendono ad essere meno affollate rispetto alle aree più popolari come la sezione egizia o la Pietra di Rosetta.

Eventi e visite speciali

Il British Museum non è solo un luogo dove ammirare antichi tesori, ma un’istituzione culturale viva che offre un ricco programma di eventi e visite speciali durante tutto l’anno. Partecipare a queste attività può arricchire notevolmente la vostra esperienza e offrirvi prospettive uniche sulle collezioni.

Conferenze e talk

Regolarmente, il museo organizza conferenze gratuite tenute da curatori ed esperti internazionali su vari aspetti delle collezioni o su temi legati alle mostre temporanee. Questi eventi, che generalmente si svolgono nel BP Lecture Theatre, offrono approfondimenti straordinari e la possibilità di porre domande direttamente agli studiosi.

Particolarmente popolari sono i lunchtime talks, brevi presentazioni di 30-45 minuti che si tengono all’ora di pranzo e si concentrano su un singolo oggetto o una piccola collezione, permettendo anche a chi ha poco tempo di arricchire la propria conoscenza.

Eventi serali

I Friday Late rappresentano uno dei format più apprezzati: durante l’apertura prolungata del venerdì, il museo organizza eventi tematici che combinano visite alle gallerie, performance artistiche, musica dal vivo, workshop creativi e degustazioni. Questi eventi, spesso legati a festività internazionali o ricorrenze culturali, trasformano il museo in uno spazio di socialità e scoperta con un’atmosfera particolarmente vivace.

Periodicamente vengono organizzate anche serate speciali come Museum Lates o Silent Discos nella Great Court, che permettono di sperimentare gli spazi del museo in modo inusuale e festoso.

Attività per famiglie e bambini

Nei fine settimana e durante le vacanze scolastiche, il museo organizza numerose attività dedicate alle famiglie, tra cui:

La maggior parte di queste attività è gratuita, ma alcune richiedono la prenotazione anticipata a causa dei posti limitati. L’età consigliata varia a seconda dell’attività, ma generalmente sono disponibili programmi per bambini dai 3 ai 15 anni.

Mostre temporanee

Oltre alla collezione permanente, il British Museum ospita diverse mostre temporanee ogni anno, che esplorano in profondità specifiche culture, periodi storici o tematiche trasversali. Queste mostre, a differenza della collezione permanente, sono generalmente a pagamento e richiedono la prenotazione anticipata.

Le mostre temporanee spesso presentano prestiti eccezionali da altri musei internazionali, creando opportunità uniche per ammirare insieme oggetti normalmente dispersi in collezioni diverse in tutto il mondo. Il calendario delle mostre viene pubblicato con largo anticipo sul sito del museo, permettendo di pianificare la visita in base ai propri interessi specifici.

Come arrivare al British Museum

Il British Museum gode di una posizione centrale a Londra, nel quartiere di Bloomsbury, rendendo il suo raggiungimento semplice con qualsiasi mezzo di trasporto.

La metropolitana rappresenta il modo più efficiente per raggiungere il museo. Le stazioni più vicine sono:

Numerose linee di autobus servono l’area intorno al British Museum:

FAQ – Domande Frequenti

È necessario prenotare i biglietti per il British Museum?

No, non è obbligatorio tuttavia, è consigliabile prenotare online un biglietto a tempo gratuito sul sito ufficiale, soprattutto durante l’alta stagione turistica o nei fine settimana, per evitare potenziali code e garantirsi l’ingresso anche nelle giornate di maggiore affluenza.

Per le mostre temporanee speciali, invece, la prenotazione è quasi sempre necessaria, poiché i biglietti tendono a esaurirsi, specialmente per i periodi più richiesti.

Si possono scattare fotografie all’interno del British Museum?

Sì, è permesso fotografare nella maggior parte delle gallerie del British Museum, purché le immagini siano per uso personale e non commerciale. È consentito utilizzare il flash, tranne che in alcune gallerie specifiche dove sono esposti materiali particolarmente sensibili alla luce (sarà chiaramente indicato).

Alcuni oggetti in prestito da altre istituzioni possono avere restrizioni fotografiche specifiche, in tal caso troverete appositi segnali nelle vicinanze. È anche possibile utilizzare treppiedi compatti che non ostruiscano il passaggio, mentre i selfie stick sono generalmente scoraggiati nelle gallerie più affollate.

Il British Museum è adatto ai bambini?

Assolutamente sì. Nonostante la sua vastità e il carattere accademico di molte collezioni, il British Museum offre numerose opportunità per coinvolgere i visitatori più giovani. Attrazioni particolarmente apprezzate dai bambini includono le mummie egizie, i manufatti cerimoniali delle culture indigene, e le monete antiche.

Il museo organizza regolarmente attività dedicate alle famiglie, tra cui cacce al tesoro tematiche, laboratori creativi e sessioni di narrazione. È disponibile anche un’audioguida specifica per bambini, progettata per rendere la visita più interattiva e coinvolgente.

Per le famiglie sono disponibili fasciatoi in tutti i bagni, un’area picnic al piano interrato dove consumare snack portati da casa, e menù per bambini nei caffè del museo.

Ci sono ristoranti o caffetterie all’interno del British Museum?

Il museo offre diverse opzioni di ristoro per soddisfare diverse esigenze:

È consigliabile prenotare per il Great Court Restaurant, soprattutto nei fine settimana o durante l’alta stagione. Gli altri punti di ristoro funzionano con servizio al banco senza prenotazione.

Nelle vicinanze del museo si trovano anche numerosi ristoranti e caffè nel quartiere di Bloomsbury, che offrono valide alternative spesso a prezzi più contenuti.

Il British Museum è accessibile alle persone con disabilità?

, il museo si impegna a garantire l’accessibilità a tutti i visitatori. L’edificio è completamente accessibile in sedia a rotelle, con rampe, ascensori e servizi igienici adeguati. L’ingresso principale su Great Russell Street è dotato di rampa, mentre un ingresso a livello strada senza gradini è disponibile su Montague Place.

Sedie a rotelle sono disponibili gratuitamente su richiesta (è consigliabile prenotare in anticipo), così come sgabelli portatili per riposare durante la visita. Per i visitatori con disabilità visive, sono disponibili mappe tattili e descrizioni in Braille di oggetti selezionati.

I visitatori con disabilità uditive possono usufruire di guide in lingua dei segni britannica (BSL) tramite tablet e loop di induzione in tutte le aree informative. I cani guida e i cani da assistenza sono benvenuti in tutto il museo.

Il British Museum e il British Library sono la stessa cosa?

No, sono due istituzioni separate. Fino al 1973, la British Library faceva parte del British Museum, e la famosa Sala di Lettura circolare al centro dell’attuale Great Court era la sala principale della biblioteca. Nel 1973, la British Library è stata istituita come entità separata, e nel 1997 si è trasferita nella sua attuale sede a St. Pancras.

Oggi, la British Library si trova in un edificio moderno vicino alla stazione di King’s Cross St. Pancras e ospita una delle più grandi collezioni bibliografiche al mondo, inclusi manoscritti storici come la Magna Carta e i quaderni di Leonardo da Vinci. Vale assolutamente una visita separata, soprattutto per gli appassionati di letteratura e storia.

Come posso sapere quali mostre temporanee sono in programma?

Il modo più semplice per rimanere aggiornati sulle mostre temporanee è consultare la sezione “What’s on” del sito ufficiale del British Museum, dove troverete informazioni dettagliate su tutte le esposizioni attuali e future, con date, prezzi e la possibilità di prenotare i biglietti.

Potete anche iscrivervi alla newsletter del museo per ricevere aggiornamenti regolari via email, o seguire i profili ufficiali sui social media (Facebook, Twitter, Instagram), dove vengono pubblicati contenuti relativi alle mostre e agli eventi in programma.

Le mostre principali vengono generalmente annunciate con 6-12 mesi di anticipo, permettendo di pianificare la visita con largo anticipo.

Posso lasciare i bagagli al British Museum?

Il museo dispone di un guardaroba a pagamento situato vicino all’ingresso principale, dove è possibile depositare cappotti, ombrelli e bagagli di piccole e medie dimensioni.

Per motivi di sicurezza, non è possibile portare bagagli di grandi dimensioni all’interno delle gallerie. Se viaggiate con valigie ingombranti, è consigliabile utilizzare i servizi di deposito bagagli presso le principali stazioni ferroviarie (Euston, King’s Cross, St. Pancras) o uno dei numerosi servizi privati presenti nel centro di Londra.

Va notato che tutti i bagagli, anche quelli a mano, sono soggetti a controlli di sicurezza all’ingresso del museo.

Informazioni utili

Indirizzo

Great Russell St, London WC1B 3DG, UK

Contatti

TEL: +44 20 7323 8000

Orari

  • Lunedì: 10:00 - 17:00
  • Martedì: 10:00 - 17:00
  • Mercoledì: 10:00 - 17:00
  • Giovedì: 10:00 - 17:00
  • Venerdì: 10:00 - 20:30
  • Sabato: 10:00 - 17:00
  • Domenica: 10:00 - 17:00

Trasporti

Fermate Metro

  • Tottenham Court Road (408 mt)
  • Russell Square (448 mt)
  • Holborn (529 mt)

Fermate Bus

  • Herbrand Street Car Park (506 mt)
  • Avenue Q, West End Musical (924 mt)
  • Fitness First - Great Marlborough Street (974 mt)

Dove si trova British Museum

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