Il Museo di Storia Naturale di Londra, situato a Kensington, a pochi passi dal Victoria & Albert Museum e dal Museo della scienza, si distingue esternamente per la sua imponente facciata in stile gotico, non molto dissimile a quella di una cattedrale, e internamente per la sua ricca collezione di oltre 70 milioni di reperti che lo rendono il museo di storia naturale più grande e importante al mondo.
Il Natural History Museum è organizzato in 4 aree tematiche differenti, ciascuna facilmente individuabile da un colore.
In questa sezione sono raccolti i reperti che raccontano la biodiversità sulla terra; fra gli spazi espositivi ci sono quelli dedicati ai dinosauri, ai pesci, agli anfibi, ai rettili, agli invertebrati marini, ai mammiferi e all’uomo. Spicca la ricostruzione 1:1 della balena blu, il più grande mammifero di sempre (più grosso anche dei dinosauri), tuttora esistente;
Analizza l’evoluzione della vita e dell’ambiente che ci circonda. Si parte dal piano interrato dove è possibile partecipare a un laboratorio investigativo (si può anche toccare un meteorite), si passa ai fossili marini del tempo dei dinosauri, alla galleria dei volatili, degli insetti; la galleria dei minerali conserva un meteorite da 1,1 kg proveniente da Marte. Nella zona verde c’è anche la nuovissima esposizione permanente Treasures che espone 22 fra i più autoreferenziali oggetti del museo (come, ad esempio, una copia rarissima dell’”Origine della Specie” di Charles Darwin o un dente di dinosauro).
La Hintze Hall (già Central Hall), oltre a essere un bellissimo spazio espositivo rispondente ai canoni della struttura gotica, ospita il famoso scheletro di Diplodocus, una sequoia gigante di 1300 anni e la statua di Darwin;
Il protagonista è il pianeta e la sua storia (partendo dal Big Ben), i suoi fenomeni naturali (terremoti, eruzioni vulcaniche,…). Qui possiamo ammirare il più grande meteorite del Museo (il Cranbourne, rinvenuto in Australia nel 1854, che pesa 3,5 tonnellate) e partecipare alla simulazione del terribile terremoto avvenuto a Kobe (Giappone) nel gennaio del 1995;
Comprende il giardino esterno con stagno, boschi e funghi (visitabile dal 1° aprile al 31 ottobre), aperto dal 1995, e custodisce circa 2000 specie viventi; comprende lo studio Attenborough che fa da cornice a conferenze e dibattiti. In questa zona sono esposti oltre 22 milioni di esseri sotto spirito, alcuni risalenti all’età di Darwin, visitabili con una visita guidata gratuita.
Fra i 70 milioni di reperti, ci sono 55 milioni di animali (di cui 28 milioni di insetti), 9 milioni di fossili, 6 milioni di specie vegetali, 500.000 fra rocce e minerali, 3200 meteoriti (fra cui alcuni provenienti da Marte).
Il Natural History Museum nasce nel XVIII secolo e rimane per molto tempo un’appendice del British Museum; dal 1881 ha sede nell’attuale edificio progettato dall’architetto Waterhouse.
Inizialmente, la collezione annoverava 80.000 reperti a cui si sono aggiunti nel tempo donazioni di privati e reperti di importantissimi viaggi (come quello del comandante Cook in Australia e Nuova Zelanda a bordo della HMS Endeavour, 1769-1771).
Il museo è aperto da lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.50 (ultimo ingresso ore 17.30); l’ultimo venerdì del mese (escluso dicembre), la chiusura è posticipata alle 22.30.
È chiuso dal 24 al 26 dicembre.
L’ingresso all’esposizione permanente è gratuito, è a pagamento quello alle mostre temporanee.
Accessibile ai disabili.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.