I Christmas crackers sono dei gadget per le festività natalizie tipici del Regno Unito, ma ormai utilizzati anche in altre parti del mondo e anche in altre occasioni speciali.
Nello specifico si tratta di cilindri di cartone avvolti in carte molto allegre e colorate, chiuse ad entrambe le estremità, formando una sorta di “caramella gigante“.
All’interno di un christmas cracker originale, si trovano alcuni elementi, ossia: un cappello di carta a forma di corona; un foglio su cui è scritto un motto, che può essere una frase scherzosa oppure un enigma da risolvere; due strisce di carta impregnate di sostanze chimiche che a seguito di frizione producono il rumore di un botto; ed infine un piccolo dono.
Infatti la tradizione britannica, rispettata in tutto il Regno Unito, prevede che il giorno di Natale le famiglie si riuniscano per pranzare tutti insieme attorno ad una tavola appositamente imbandita, gustando il classico tacchino arrosto ed indossando dei colorati cappellini di carta a forma di corona che vengono fuori proprio dai Christmas crackers, utilizzati come segnaposto per ciascun commensale, e la loro apertura avviene prima dell’inizio del pranzo oppure nel corso dello stesso.
I Christmas crackers, oltre che come segnaposto, vengono anche usati come addobbi per l’albero o piccoli regali di benvenuto da regalare ad amici e parenti. In alcuni casi i crackers sono utilizzati anche al di fuori del periodo natalizio, come regali aziendali, inviti, pubblicità, piccoli doni per matrimoni o nascite oppure possono essere personalizzati in modo da diventare dei regali per occasioni speciali come San Valentino o la festa della mamma.
I Christmas crackers vengono generalmente condivisi da due persone, che con le braccia incrociate afferrano le due estremità, uno da un lato e uno dall’altro e iniziano a tirare con un movimento rotatorio, fino a quando il cracker si apre “per lungo” su uno o su entrambi i lati, causando il classico suono dello “scoppio” derivante delle carte chimiche interne, permettendo così anche la fuoriuscita delle cose che si trovano nel cilindro.
Se si tratta di un gruppo di persone riunite intorno ad un tavolo, questi, sempre incrociando le braccia, afferrano con la mano destra il proprio cracker e con la sinistra il cracker del proprio vicino di sedia, sempre allo scopo di aprirli facendoli “scoppiare”.
I Christmas crackers furono creati per la prima volta durante l’era Vittoriana, tra il 1845 ed il 1850, da un pasticcere di nome Tom Smith. Inizialmente a seguito di un suo viaggio in Francia, dopo aver visto a Parigi alcuni dolcetti denominati “bon bon”, e più precisamente delle mandorle ricoperte di zucchero avvolte in graziose carte, di ritorno a Londra decise di produrre e vendere quegli stessi dolci anche in Inghilterra: durante le festività natalizie di quello stesso anno le vendite dei “bon bon” andarono bene, mentre a gennaio le vendite subirono una battuta di arresto.
Tom Smith però non si arrese, e cercando di sviluppare la sua idea dei “bon bon” a Londra, aggiunse all’interno degli involucri anche dei piccoli motti d’amore. Questa sua idea gli permise di incrementare le vendite dei “bon bon” e la maggior parte di questi suoi dolcetti vennero acquistati dagli uomini per le loro donne. Il pasticcere notò che le vendite crescevano soprattutto a Natale, per cui cercò di ottenere in questo periodo dell’anno il maggior profitto possibile, con la ricerca di nuove idee per rendere più accattivanri i suoi “bon bon”.
Una sera, contemplando il fuoco del suo camino, lo scoppiettìo della legna ardente diede a Tom Smith l’idea di aggiungere ai suoi “bon bon” un suono di scoppio alla loro apertura. All’inizio però non fu per nulla semplice trovare un modo per attuare questa sua nuova idea, sia perchè era necessario trovare un sistema che permettesse di ottenere il suono dello “scoppio”, senza addentrarsi nel mondo degli esplosivi, sia perchè le dimensioni degli involucri dovevano essere aumentati per poter ospitare al loro interno lo strumento con cui creare lo scoppio.
Alla fine Tom ebbe l’idea di inserire nei suoi prodotti un elemento, ossia il fulminato d’argento, in grado di ricreare un’esplosione chimica innescata dall’attrito, riuscendo ad ottenere il suono dello “scoppio”: questa innovazione fece crescere notevolmente gli ordini e di conseguenza le vendite. Tutto ciò spinse il pasticcere londinese a perfezionare sempre più i suoi prodotti, abbandonando il nome di “bon bon”, dando ai suoi crackers la denominazione di Cosaques (ispirandosi ai soldati Cosacchi noti per sparare in aria mentre si trovano sui loro cavalli) ed inserendo al loro interno dei piccoli regali. Il mercato di questi prodotti andò così bene tanto da spingere Tom Smith ad esportarli all’estero.
Quando un produttore estero produsse i crackers uguali alla sua idea originale, facendoli pervenire proprio sul mercato inglese nel periodo delle festività, Tom creò ben otto diversi tipi di crackers e li fece distribuire nel Regno Unito sempre nel periodo di Natale, mantenendo così il suo successo che da quel momento in poi non diminuì più.
Dopo la morte di Tom Smith, che avvenne nel 1869 quando aveva solo 46 anni, la produzione dei crackers passò in mano ai suoi tre figli Tom, Walter e Henry. In particolare fu proprio Walter, il figlio più piccolo, ad avere l’idea di inserire nei crackers i cappelli di carta; inoltre viaggiò per il mondo alla ricerca di nuovi oggetti particolari da inserire al loro interno.
I Christmas crackers possono essere costruiti anche in casa, come spiega molto bene questo video qua sotto. Le tecniche di realizzazione sono molteplici, ma quella maggiormente utilizzata consiste nell’arrotolare della carta crespa o da regalo sopra uno o più tubi di cartone, in maniera tale da formare un cilindro di carta. All’interno inserirete il regalino, il messaggio, la corona di carta.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.