Edimburgo

Dean Village e Stockbridge

Il Dean Village, con i suoi edifici storici e il Water of Leith, è una gemma nascosta a soli 15 minuti dal centro di Edimburgo.
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A pochi passi dall’affollato centro di Edimburgo, il Dean Village è un angolo di paradiso che sembra sospeso nel tempo. Questo antico villaggio, un tempo centro di produzione di farina con mulini alimentati dal Water of Leith, oggi rappresenta uno dei luoghi più pittoreschi e fotografati della capitale scozzese. Con le sue costruzioni in pietra grigia, i dettagli architettonici ben conservati e l’atmosfera tranquilla, Dean Village offre un’esperienza completamente diversa dal trambusto delle strade del centro storico di Edimburgo.

Nonostante si trovi infatti a soli 15 minuti a piedi da Princes Street, molti visitatori saltano questo gioiello nascosto. Un errore che vi consigliamo di non commettere! Dean Village incarna perfettamente la capacità di Edimburgo di conservare la sua storia e il suo carattere mentre si evolve come città moderna. Le case dai colori tenui che si affacciano sul fiume, i vecchi mulini restaurati e i ponti in pietra creano un paesaggio urbano di straordinaria bellezza che merita sicuramente una visita.

Le origini del Dean Village

Il nome “Dean Village” trae origine dal termine dene, che in lingua antica indica un “avvallamento profondo”. La fondazione di questo incantevole insediamento, adagiato con le sue caratteristiche abitazioni sugli argini del fiume Leith, viene fatta risalire al 1128, quando i monaci dell’Abbazia di Holyrood stabilirono qui una prima comunità.

Per più di otto secoli, quest’area godette di notevole prosperità economica. Il villaggio rappresentava un importante polo produttivo che sfruttava la potenza delle acque, che in questo tratto scorrevano con particolare vigore, per alimentare i propri opifici. Nel comprensorio operavano ben undici stabilimenti con mulini idraulici, posizionati strategicamente lungo il corso del Water of Leith. In questo luogo veniva macinata la farina destinata all’approvvigionamento dell’intera Edimburgo e dei suoi forni.

Percorrendo l’area, si possono ancora individuare tracce di quell’epoca industriale: il corso d’acqua presenta sbarramenti artificiali costruiti per accelerare la corrente e aumentare l’efficienza delle ruote idrauliche. Durante recenti lavori di riqualificazione, è stata anche recuperata una vecchia mola che testimonia l’antica vocazione del luogo.

In quei tempi, il Dean Village costituiva anche un importante snodo di passaggio per i viaggiatori diretti a Edimburgo. Il villaggio si sviluppava attorno a un angusto passaggio in pietra che rappresentava uno dei pochi attraversamenti praticabili in questa depressione altrimenti impervia. I viaggiatori provenienti da regioni distanti, come il territorio di Fife, dovevano necessariamente transitare per il Dean Village per raggiungere la capitale scozzese.

La situazione cambiò radicalmente dopo il 1827, quando l’imprenditore John Learmonth acquisì i terreni a settentrione di Edimburgo per svilupparli nell’ambito dell’espansione della New Town. Tuttavia, trovandosi sul versante opposto della gola, queste proprietà avevano scarso valore commerciale per la mancanza di un accesso agevole alla città. Learmonth commissionò quindi la realizzazione di un imponente viadotto per attraversare la vallata e rendere i suoi investimenti più appetibili.

L’ingegnere Thomas Telford progettò e supervisionò la costruzione di quello che sarebbe diventato il Dean Bridge – la sua ultima grande opera prima della morte – completato in un biennio. Con questa innovazione, la città divenne raggiungibile senza dover discendere nella valle dove sorgeva il Dean Village. In sostanza, l’impatto del ponte fu quello di isolare il borgo, che perse così la sua rilevanza strategica e iniziò un rapido declino.

Con il passare degli anni, anche gli stessi mulini cessarono l’attività, soppiantati da stabilimenti più moderni sorti in prossimità del porto di Leith, dove strutture più grandi permettevano una produzione maggiore e una più efficiente esportazione via mare.

Sul finire del XIX secolo, il Dean Village rischiava di trasformarsi in un borgo fantasma, ma la realizzazione del complesso residenziale di Well Court rappresentò un tentativo di ripopolare questa ex zona industriale. L’edificio fu commissionato nel 1880 da Sir John Findlay, all’epoca proprietario del quotidiano The Scotsman. Nel 1884 venne completata la suggestiva corte di Well Court, inclusa la caratteristica torre dell’orologio, che fungeva da punto di aggregazione per la comunità.

Nonostante questa iniziativa, con il trascorrere del tempo l’attività economica del Dean Village continuò a diminuire, fino a ridursi, intorno al 1960, a un’area degradata e impoverita. Fortunatamente, si comprese il potenziale di questa zona così gradevole e strategicamente vicina al centro urbano. Con il sostegno dell’amministrazione comunale, qualche decennio fa prese avvio un programma di recupero. L’intera zona è stata riqualificata e trasformata in un quartiere residenziale particolarmente ricercato.

Oggi il Dean Village conserva intatto il suo fascino di epoca tardo-vittoriana, con il fiume che crea un’atmosfera di quiete a breve distanza dal fervore cittadino. Risulta quasi incredibile pensare che questo angolo pittoresco si trovi a pochi passi dal cuore di una capitale europea.

Cosa vedere nel Dean Village, itinerario consigliato

Il Dean Village è un luogo dove la principale attrazione consiste semplicemente nel passeggiare e immergersi nell’atmosfera.

Il Water of Leith Walkway è il fiume che attraversa Dean Village ed è stato per secoli il motore economico della zona. Oggi, il percorso pedonale che costeggia il fiume offre una passeggiata rilassante e scenografica. È possibile esplorare il solo villaggio in circa 20 minuti, tuttavia vi suggeriamo un itinerario più ricco che parte da Belford Road e, attraversando appunto il Dean Village, prosegue fino a Stockbridge per poi rientrare in centro attraversando la New Town.

La passeggiata completa, che ovviamente può essere percorsa anche in senso opposto se soggiornate nella New Town, richiede circa un’ora, a meno che non ci si soffermi per scattare fotografie ad ogni angolo (cosa quasi inevitabile considerando che quest’area offre alcune delle inquadrature più suggestive dell’intera Edimburgo) ma vale ogni minuto per gli scorci pittoreschi che si incontrano lungo il cammino.

Partendo quindi ipoteticamente da Belford Road, prima ancora di entrare tecnicamente nel Dean Village, si incontrano dapprima la Dean Gallery e la Scottish National Gallery of Modern Art1 che offrono una straordinaria collezione di arte moderna e contemporanea. Questi musei sono ospitati in eleganti edifici neoclassici circondati da giardini scultorei. Le collezioni permanenti includono opere di artisti di fama internazionale come Picasso, Matisse e numerosi artisti scozzesi di rilievo.

Proseguendo il Dean Cemetery2 vale assolutamente una sosta. Inaugurato nel 1846, questo camposanto vittoriano sorge dove un tempo si ergeva la Dean Mansion House, e alcune delle mura che lo circondano appartenevano alla tenuta originaria.

Rappresenta uno dei primi cimiteri di Edimburgo organizzati secondo una disposizione formale e geometrica. Qui trovano riposo numerose personalità eminenti della cultura scozzese: luminari del campo medico, esponenti della scienza, maestri dell’arte e della letteratura, accanto a numerosi monumenti commemorativi di guerra. La maggioranza delle sepolture appartiene ai ceti sociali privilegiati dell’epoca.

L’impressione generale è quella di trovarsi in un giardino ornamentale tanto che, ignorando le lapidi, si potrebbe dimenticare la natura del luogo. Il Dean Cemetery, pur essendo di proprietà privata, osserva orari di apertura al pubblico regolari e merita sicuramente una passeggiata lungo i suoi curati sentieri, che offrono scenari differenti a seconda delle stagioni.

Più avanti si arriva a Well Court3, probabilmente l’edificio più iconico e fotografato di Dean Village. Questo imponente complesso in arenaria rossa fu costruito nel 1880 come abitazioni per i lavoratori dei mulini locali. Con la sua torre dell’orologio distintiva e le finestre ad arco, rappresenta un bellissimo esempio di architettura scozzese del XIX secolo.

Subito dopo Miller Row4 rappresenta una delle vie più suggestive del Dean Village, costeggiata da antiche dimore in pietra che ospitavano i mugnai e le loro famiglie. Percorrendo questo stretto passaggio lastricato, abbiamo osservato vari emblemi scolpiti sugli edifici che richiamano l’attività molitoria, come ruote di mulino e raffigurazioni di sacchi di cereali. Questi particolari decorativi raccontano la storia produttiva del villaggio e aggiungono ulteriore fascino ad un’area già intrinsecamente pittoresca.

Da Miller Row noterete il Deans Bridge5, un’imponente struttura progettata da Thomas Telford nel 1832 che sovrasta la valle di Dean dal alto di oltre 30 metri. Il ponte offre viste spettacolari sulla vallata sottostante e sul Water of Leith. Durante la nostra visita abbiamo scattato alcune delle nostre foto migliori proprio da questo punto panoramico.

Prima di lasciare il Dean Village si incontra il St. Bernard's Well6, una graziosa struttura neoclassica situata lungo il percorso del Water of Leith. Costruita nel 1789, questa elegante edicola circolare con colonne doriche protegge una fonte di acqua minerale che si credeva avesse proprietà curative. La statua della dea greca Igea che domina la struttura aggiunge un tocco di classicismo al paesaggio. E’ aperta al pubblico solo in occasioni speciali, ma vale comunque la pena ammirarla dall’esterno.

Proseguendo lungo il tracciato alberato immerso nella vegetazione rigogliosa arriverete infine a Stockbridge.

Stockbridge

Estendendo la nostra passeggiata lungo le sponde del fiume Leith, abbiamo raggiunto il vivace quartiere di Stockbridge. Come il Dean Village, anche questa era una comunità autonoma successivamente inglobata nell’espansione urbana ottocentesca. Nonostante ciò, mantiene ancora oggi l’atmosfera raccolta tipica dei piccoli centri, percepibile nei suoi vicoli pavimentati in pietra, particolarmente durante i giorni di mercato quando l’area si anima di bancarelle.

Il nome Stockbridge significa letteralmente “ponte di legno”, sebbene il principale attraversamento del quartiere sia stato ricostruito in pietra nel 1786. Durante gli anni ’70, gli affitti contenuti attirarono qui numerosi artisti e studenti che conferirono al quartiere quell’aura bohémien ancora percepibile. Attualmente Stockbridge rappresenta una delle zone più ambite e ricercate di Edimburgo, e non è difficile comprenderne il motivo: l’ambiente tranquillo, le boutique indipendenti, le gallerie d’arte e la vicinanza sia al centro urbano che ad aree verdi lo rendono un contesto residenziale ideale.

Un’attrazione imperdibile è Circus Lane7, un incantevole passaggio residenziale che conquisterà il vostro cuore. Nonostante la prossimità a una delle arterie principali, questo angolo è avvolto in un silenzio che fa dimenticare la vicinanza al centro cittadino. Questa caratteristica stradina appartiene al complesso delle scuderie di Stockbridge, vicoli realizzati nel Seicento e Settecento dietro le grandi case a schiera. Mentre i piani terra ospitavano stalle e fienili, i livelli superiori fungevano da alloggi per la servitù e i lavoratori domestici.

Se è domenica, non mancate di visitare il caratteristico Stockbridge Market8. Questo mercato settimanale degli agricoltori e artigiani si svolge dalle 10 alle 17 presso i Jubilee Gardens, nel cuore del quartiere. Qui potrete esplorare numerose bancarelle che offrono una selezione di prodotti locali e artigianali. Potrete degustare carni selezionate, prodotti ittici freschi, frutta e verdura di stagione, formaggio artigianale locale, preparazioni a base d’uovo come le tipiche Scotch Eggs, e un’ampia gamma di confetture e conserve dai colori vivaci.

Diverse botteghe cittadine, come rinomati cioccolatieri e pasticcerie, allestiscono qui i loro stand temporanei per commercializzare le proprie creazioni. A differenza di altri eventi gastronomici della capitale scozzese, questo mercato non si limita alle specialità locali, ma offre un assortimento cosmopolita: prodotti italiani autentici, formaggi spagnoli, pasticceria francese e molto altro ancora. Completa l’offerta una selezione di articoli artigianali come gioielli, abbigliamento e prodotti per la cura personale realizzati a mano.

Mappa

Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.

Come raggiungere il Dean Village

Il Dean Village dista appena 10 minuti di cammino dal centro di Edimburgo. Dal quartiere New Town, potete raggiungerlo dirigendovi lungo Queensferry Street e scendendo poi per Bell’s Brae.

Se preferite i mezzi pubblici, diverse linee di autobus Lothian (linee 13, 19, 36, 37, 41, 47 e 47B) effettuano fermate su Queensferry Road, a breve distanza a piedi dal Dean Village. I taxi sono facilmente reperibili nel centro di Edimburgo e possono lasciarvi direttamente all’ingresso del villaggio su Belford Road.

Durante la nostra permanenza, abbiamo trovato particolarmente piacevole raggiungere l’area a piedi seguendo il tracciato che costeggia il Water of Leith, sia dalla direzione di Stockbridge che dal centro cittadino, godendo così dell’ambiente fluviale prima di arrivare al villaggio.

Un consiglio pratico per chi organizza questa escursione: ricordate che il Dean Village è un’area esclusivamente residenziale, pertanto è importante rispettare la quiete e la privacy degli abitanti. Non sono presenti ristoranti o servizi igienici pubblici. Se desiderate una pausa gastronomica, vi suggeriamo di dirigervi verso Stockbridge.

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