La Scozia meridionale si estende nelle regioni dei Borders e dei Lothians, ricche di colline ondulate, coste scoscese, vallate verdi, deliziose cittadine e una storia segnata dal conflitto con la corona inglese.
Quest’area incantevole, che funge da ponte culturale tra Scozia e Inghilterra, offre ai visitatori un perfetto connubio tra meraviglie naturali, antiche abbazie e caratteristici borghi di mercato intrisi di secoli di storia di confine.
Dalle romantiche rovine delle abbazie medievali alle maestose dimore nobiliari che punteggiano il paesaggio, i Borders offrono un’autentica esperienza scozzese lontana dalle rotte turistiche più battute delle Highlands. Qui troverete una terra plasmata dalle drammatiche storie dei “border reivers” (predoni di confine), da giganti letterari come Sir Walter Scott e da tradizioni tessili che continuano a influenzare il mondo della moda.
Questa è la terra di Robert Burns, il poeta nazionale scozzese che cantò di città pittoresche e di grandi giardini che hanno ispirato le sue opere.
Tutta le regione dei Borders è infine rinomata per i suoi prodotti tipici come formaggi, specialità di mare, frutti di bosco e per i suoi percorsi immersi in bellissimi paesaggi naturali.
Che siate appassionati di storia, amanti della natura o alla ricerca di tradizioni genuine, questa regione saprà conquistarvi con il suo fascino discreto e la sua ricca eredità culturale.
Se nel vostro viaggio in Scozia non prevedete di allontanarvi troppo da Edimburgo ma desiderate vedere un angolo selvaggio e solitario, vi consigliamo una piccola deviazione a St. Abbs, un minuscolo villaggio di pescatori, pittoresco e caratteristico, circondato da un tratto di costa davvero spettacolare.
Al St. Abbs Head infatti troverete molte delle caratteristiche del paesaggio scozzese: scogliere a picco sul mare impetuoso e ricoperte di eriche in fiore, una natura aspra e brulla che lotta ogni giorno contro la forza degli elementi, un faro che scruta il mare, una comunità di pescatori che convive con un mestiere faticoso.
Qui avrete la possibilità di effettuare gite in barca panoramiche per ammirare la costa dal mare oppure immersioni subacquee o ancora birdwatching.
Il punto più spettacolare è sicuramente la St.Abbs Head Natural Reserve, 80 ettari di litorale brullo e frastagliato dove si susseguono in un panorama mozzafiato faraglioni e scogliere che arrivano ad un’altezza di 100 metri a picco sul mare e popolate da colonie di uccelli marini.
Vi consigliamo di seguire il sentiero lungo le scogliere che vi porterà fino al faro (circa 1,5 km di passeggiata) e da cui potrete ammirare un paesaggio semplicemente meraviglioso.
Cove Harbour è un pittoresco porto nascosto sulla costa scozzese del Berwickshire che cattura l’essenza più autentica della Scozia marinara. Questo minuscolo villaggio di pescatori, incastonato tra ripide scogliere, rappresenta uno dei gioielli più preservati della costa orientale, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
La vera magia di Cove Harbour risiede nella sua scalinata scavata nella roccia, un’opera d’ingegneria vittoriana che conduce al porto sottostante attraverso un tunnel naturale. Durante la discesa, il panorama si apre gradualmente fino a rivelare l’incantevole baia protetta, dove alcune barche da pesca colorate ondeggiano dolcemente sulle acque cristalline del Mare del Nord.
Il porto, attivo fin dal XVI secolo, mantiene intatto il suo fascino storico con i tradizionali magazzini in pietra e le casette dei pescatori che si stringono contro le pareti rocciose. Nelle giornate di mare calmo, è possibile osservare i pescatori locali che ancora praticano metodi tradizionali di pesca, mentre le onde si infrangono gentilmente contro le antiche mura del molo.
La bellezza selvaggia del luogo è amplificata dai sentieri costieri che si diramano in entrambe le direzioni, offrendo panorami mozzafiato sulla costa frastagliata. D
Le abbazie dei Borders sono testimonianze magnifiche dell’architettura medievale scozzese e della spiritualità dell’epoca. Questi monumenti storici raccontano secoli di storia, conflitti e devozione religiosa.
L’Abbazia di Melrose è indubbiamente la più celebre delle abbazie dei Borders e, secondo la tradizione, custodisce il cuore di Robert the Bruce. Le sue eleganti rovine mostrano alcuni dei migliori esempi di architettura medievale in Scozia, incluse le famose sculture come il “Maiale di Melrose” che suona la cornamusa.
Le rovine della Melrose Abbey riflettono il prestigio e la ricchezza che un tempo confluivano in questo monastero che commerciava in lane e pellami con le Fiandre: questa opulenza consentì di arruolare uno stuolo di abili artisti scalpellini che trasformarono transetti, colonne e volte in veri ricami di pietra, di altissima fattura e maestria.
Parti dell’abbazia sono andate perdute, come la facciata ovest della chiesa, ma altre si sono miracolosamente salvate e mostrano ai turisti tutta la loro bellezza, come il pulpitum e il presbiterio.
Il transetto sud è arricchito da motivi ornamentali a foglie e fiori e da angeli che suonano strumenti musicali. Alzate gli sguardi verso i frontoni da cui si protendono misteriosi gargolle decorative, dall’aspetto maligno. La ricchezza dei fregi ornamentali è talmente variegata e minuziosa che un’audioguida vi sarà sicuramente utile per non perdervi alcun dettaglio.
Accanto alla chiesa si trova al Commendator’s House, una struttura in arenaria rossa. Da non perdere anche il Priorwood Garden, ora adibito a frutteto.
La struttura gotica dell’abbazia è particolarmente suggestiva al tramonto, quando la pietra arenaria rosa assume sfumature dorate che creano un’atmosfera quasi magica.
Dopo la visita dell’abbazia visitate anche il pittoresco villaggio di Melrose. Il centro storico ospita negozi di antiquariato e boutique artigianali dalle facciate vittoriane e georgiane che si alternano a caffè tradizionali e pub storici. Il Trimontium Museum racconta la storia della presenza romana nella regione, mentre l’annuale Melrose Festival mantiene vive le tradizioni locali con le sue spettacolari cavalcate.
Questa maestosa abbazia nella valle del Jed Water è stato teatro delle interminabili lotte anglo-scozzesi al punto che furono gli stessi scozzesi ad abbattere abbazia e castello della royal burgh (città fortezza) pur non farla cadere in mano inglesi.
Le rovine della Jedburgh Abbey dominano la città dall’alto del basamento di roccia su cui sono state erette e le pietre in arenaria rossa, gialla e grigia variano colore al mutare della luce e delle stagioni, restituendo un’immagine sempre diversa all’abbazia, ora serena e luminosa, ora tetra e minacciosa.
Nella sezione archeologica all’ingresso potrete ammirare il Jedburgh Comb, un bellissimo pettine in avorio ricavato da una zanna di tricheco del 1100 e decorato con un drago e un grifone.
Il vanto del sito monastico è sicuramente l’Abbey Church, splendidamente conservata: quando camminerete nella navata centrale, avvertirete un tuffo al cuore per il colpo d’occhio meraviglioso e maestoso, un superbo esempio di transizione dallo stile romanico al gotico. Davvero spettacolare!
Ricordatevi di salire sulla facciata ovest fino al balcone da cui potrete fare bellissime foto della navata centrale dall’alto.
Immersa nel bucolico paesaggio della valle del Tweed, fra dolci colline e torrenti gorgoglianti, la Kelso Abbey è un’abbazia benedettina in rovina che conserva tutto il fascino del periodo in cui i benedettini concentravano il loro potere e la loro influenza.
Kelso venne assediata per 3 volte dagli inglesi e alla fine sconfitta lasciandosi alle spalle tutta la potenza della devastazione che è oggi ben visibile: infatti le guerre e la Riforma incisero pesantemente sul destino delle abbazie del Bordes.
I ruderi regalano ai visitatori uno splendido colpo d’occhio, soprattutto grazie alla chiesa normanna, che faceva parte del complesso, rimasta quasi intatta, il tutto inserito in un magnifico contesto bucolico, di prati e boschetti.
Oltre all’abbazia visitate anche il villaggio di Kelso, definita da Sir Walter Scott “la città mercato più bella della Scozia”. Kelso colpisce per la sua magnifica piazza principale e per l’architettura georgiana. Il Junction Bridge, ponte sospeso del XIX secolo, è un esempio notevole di ingegneria vittoriana, mentre l’ippodromo di Kelso ospita alcuni degli eventi equestri più importanti della Scozia.
Nascosta in un’ansa del Tweed si trovano le maestose e suggestive rovine della Dryburgh Abbey, in una posizione idilliaca, fra colline ricoperte di alberi secolari, prati verdissimi dove pascolano greggi di pecore e mucche e ruscelli fragorosi.
Qui il verde della natura fa da sfondo mettendo in risalto il colore rossastro della pietra con cui è stata realizzata l’abbazia che è entrata a far parte della tradizione popolare grazie anche ai racconti di Walter Scott, che qui giace in uno dei chiostri.
Questo scenario romantico vi incanterà nonostante le dimensioni dell’abbazia siano ridotte rispetto alle altre abbazie presenti nella valle.
Abbotsford House, la magnifica dimora di Sir Walter Scott, è un capolavoro dell’architettura baronale scozzese. La biblioteca personale dello scrittore conta oltre 9.000 volumi rari, mentre le sale del castello ospitano una straordinaria collezione di armi, armature e oggetti appartenuti a personaggi storici come Rob Roy e Bonnie Prince Charlie. I giardini formali, progettati dallo stesso Scott, offrono splendide vedute sul fiume Tweed e rappresentano un esempio perfetto di giardino romantico scozzese.
Floors Castle, il più grande castello abitato della Scozia e residenza del Duca di Roxburghe, stupisce i visitatori con la sua impressionante collezione di arazzi fiamminghi e porcellane rare di Meissen e Sèvres. Le gallerie del castello ospitano opere di artisti rinomati come Matisse e Picasso, mentre i giardini vittoriani e la terrazza panoramica offrono viste mozzafiato sui Cheviot Hills.
Thirlestane Castle si distingue per i suoi spettacolari stucchi del XVII secolo e per gli sontuosi appartamenti ducali. Il castello ospita anche una collezione unica di giocattoli d’epoca che affascina visitatori di tutte le età. I giardini all’italiana e il labirinto vittoriano completano questa straordinaria proprietà storica.
Manderston House rappresenta il massimo splendore dell’epoca edoardiana. La sua celebre scalinata d’argento, unica al mondo, è solo uno degli elementi che rendono questa dimora un esempio perfetto dello stile di vita dell’aristocrazia di inizio ‘900. Gli interni perfettamente conservati e i giardini formali con la serra in stile art nouveau trasportano i visitatori in un’epoca di straordinario lusso e raffinatezza.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
La cucina degli Scottish Borders riflette la ricchezza del territorio e la sua storia. Il Border Tart, con il suo ripieno di frutta secca e amaretto, e il Selkirk Bannock, un ricco pane dolce con uvetta la cui ricetta risale al XVI secolo, sono solo alcuni esempi della tradizione dolciaria locale. Le Hawick Balls, caramelle al mentolo tradizionali, e i Jethart Snails, peculiari dolcetti alla menta prodotti a Jedburgh, rappresentano dolci ricordi d’infanzia per molti scozzesi.
La scena gastronomica contemporanea dei Borders è vivace e innovativa. Ristoranti come The Hoebridge a Gattonside e Provender a Melrose reinterpretano la tradizione culinaria scozzese utilizzando ingredienti locali di prima qualità. The Caddy Mann, vicino a Jedburgh, è rinomato per i suoi piatti di selvaggina locale, mentre The Townhouse a Melrose offre un’elegante esperienza gastronomica in un edificio storico.
Ogni stagione negli Scottish Borders ha il suo fascino particolare. La primavera porta con sé il risveglio della natura, con giardini in fiore e agnelli nei campi. I festival primaverili celebrano il ritorno della bella stagione, mentre le temperature miti sono ideali per il trekking e le attività all’aperto.
L’estate è il periodo dei Common Ridings, festival equestri che mantengono viva la memoria delle antiche pattuglie di confine. Le lunghe giornate permettono di sfruttare al massimo il tempo per esplorare la regione, mentre numerosi eventi all’aperto animano città e villaggi.
L’autunno regala paesaggi spettacolari con i suoi colori accesi, ed è la stagione ideale per la pesca al salmone. I festival gastronomici celebrano i prodotti del territorio, mentre l’atmosfera più tranquilla permette di godere appieno della bellezza della regione.
L’inverno trasforma i Borders in un paesaggio da fiaba, con castelli decorati per il Natale e pub accoglienti dove scaldarsi accanto al camino. Gli eventi natalizi aggiungono magia alla stagione, mentre i prezzi più convenienti rendono questo periodo interessante per i viaggiatori attenti al budget.
Gli Scottish Borders sono facilmente raggiungibili sia da Edimburgo che da Newcastle. La vicinanza della regione a queste importanti città la rende una destinazione ideale sia per soggiorni prolungati che per escursioni giornaliere.
La Borders Railway offre un suggestivo viaggio in treno da Edimburgo a Tweedbank, rendendo la regione più accessibile che mai. Il tragitto in treno attraversa paesaggi mozzafiato e rappresenta già di per sé un’esperienza indimenticabile, permettendo ai viaggiatori di ammirare le dolci colline e le valli verdeggianti che caratterizzano questa regione.
Melrose, situata nel cuore della regione, rappresenta la base ideale per esplorare le principali attrazioni, con una varietà di bed & breakfast in edifici vittoriani e boutique hotel di charme.
Peebles è invece perfetta per gli amanti delle attività all’aperto, mentre Kelso incanta con i suoi hotel boutique in edifici georgiani, ideali per chi cerca l’atmosfera autentica dei Borders.
Galashiels, ben collegata a Edimburgo dalla Borders Railway, offre soluzioni più economiche senza rinunciare alla comodità, mentre Jedburgh è strategica per chi desidera esplorare anche il Northumberland.